Arriva il nuovo bonus assunzioni sotto forma di incentivi di natura economica o fiscale: una misura per incoraggiare le aziende ad assumere.
L’obiettivo del Governo è quello di combattere la disoccupazione e creare nuovi posti di lavoro. E per l’esecutivo, il bonus per le assunzioni va interpretato come una soluzione attiva in contrasto con le vecchie politiche assistenziali (che hanno puntato tutto su sussidi e scuole di formazione). In pratica, la misura 2024 si esplica attraverso diverse forme: si parte dagli sgravi fiscali fino a toccare i contributi previdenziali ridotti e i finanziamenti diretti.
La tipologia principale del nuovo bonus assunzioni 2024 coinvolge comunque soprattutto gli sgravi contributivi. L’idea alla base della nuova misura è quella di unire tutti i precedenti sgravi dedicati a categorie particolari in un unico bonus comune con cui si punta a ridurre l’importo dei contributi previdenziali che un’azienda deve versare per i nuovi assunti. Di conseguenza, ci si aspetta che i datori di lavoro siano più propensi a offrire nuovi contratti di lavoro.
La riduzione dei costi del lavoro può anche accompagnarsi a incentivi specifici per chi decide di assumere giovani e categorie svantaggiate. Secondo quanto comunicato, le aziende che vogliono ottenere questi benefici dovranno semplicemente presentare a partire da luglio l’apposita domanda tramite il portale dedicato dell’INPS.
Per l’assunzione di giovani e lavoratori svantaggiati, oltre allo sgravio contributivo è possibile ottenere anche incentivi finanziari diretti o finanziamenti a fondo perduto. Tutte queste agevolazioni fiscali e aiuti si basano sulle linee guida dettate dall’articolo 4 del decreto legislativo 30 dicembre 2023, il n. 216, e sono concesse a imprese e a professionisti che assumono a tempo indeterminato, con maggiorazioni ulteriori previste in casi di contratti a categorie di lavoratori svantaggiati.
Si può dunque parlare di una vera e propria maxi-deduzione sul costo del lavoro. Il decreto attuativo (DM 25 giugno 2024, con relazione illustrativa della misura prevista dal decreto fiscale collegato alla Manovra 2024), è giunto dopo una lunga attesa, ma riesce comunque a offrire agli italiani le agevolazioni promesse.
Si parla appunto di una grande deduzione al 120% del costo del lavoro dei nuovi assunti. Tale sgravio può arrivare fino al 130% nel caso in cui gli assunti siano lavoratori che rientrano in categorie di “svantaggiati”, come per esempio gli under 30, gli ex percettori di Reddito di Cittadinanza e i disoccupati.
In pratica, il Governo ha deciso di eliminare lo strumento della decontribuzione al 100% per le assunzioni di giovani fino a 36 anni e concludere l’esperimento che ha portato agli sgravi (sempre al 100%) per le assunzioni per le donne svantaggiate di ogni età . Al posto di queste due misure è arrivata appunto una nuova maxi-deduzione.
Ma anche con i nuovi sgravi è però possibile risparmiare fino a 8.000 euro, così com’era con i due vecchi strumenti. La differenza principale è che ora non si parla più di una decontribuzione INPS ma di una deduzione del costo del lavoro, cui presto dovrebbe aggiungersi la mini-IRES. L’agevolazione sarà retroattiva fino al primo gennaio 2024.
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